A cura di E. Conti e N. Sciclone
Questo rapporto si occupa della scuola in Toscana, partendo dal presupposto che da essa dipenda gran parte del futuro di questa regione. L’istruzione svolge infatti un ruolo strategico nel promuovere lo sviluppo civile, sociale ed economico di una società: una scuola che funziona promuove la diffusione dei diritti di cittadinanza, accresce la mobilità sociale ed innalza la produttività dell’apparato produttivo. La scuola rappresenta quindi una risorsa che, se valorizzata e ben organizzata, può orientare il modello di sviluppo locale verso un orizzonte di crescita e di benessere diffuso.
Non c’è futuro senza educazione, ma ciò è tanto più vero quanto più la programmazione scolastica riesca a recuperare adeguati margini di efficienza ed efficacia e sappia coniugare le esigenze del tessuto produttivo con le scelte scolastiche dei più giovani. Con questa consapevolezza, l’analisi svolta affronta i problemi della scuola soffermandosi su tre principali temi: i) il modello di governance dell’attuale sistema scolastico; ii) l’utilizzo e l’organizzazione dei fattori produttivi fra dimensionamento, accessibilità e stato dell’edilizia scolastica; iii) la relazione fra filiere produttive, offerta formativa e scelte scolastiche degli studenti toscani. Il lavoro coniuga l’analisi descrittiva dei fenomeni con alcune raccomandazioni e proposte operative, che sono naturalmente da intendersi come un contributo alla riflessione per un miglioramento della qualità della scuola ed una più efficiente allocazione delle risorse.
L’auspicio è che dalle analisi e dalle proposte contenute nel Rapporto nasca e si sviluppi un dibattito capace di coinvolgere tutti gli attori interessati alla programmazione scolastica e che da tale confronto possano emergere risposte capaci di esaltare i pregi e superare le criticità del sistema scolastico in Toscana.
La ricerca è realizzata nell’ambito del Fondo sociale Europeo Programma Operativo della Toscana