Toscana Notizie – Flash Lavoro n. 56/2023

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

IRPET - Regione Toscana Settore Lavoro

IL QUADRO D’INSIEME

Nel primo trimestre 2023, in Italia, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 3,3% rispetto al primo trimestre 2022. Nello stesso periodo il Pil ha registrato una crescita dello 0,6% in termini congiunturali ed è aumentato dell’1,9% in termini tendenziali. Anche in Toscana, nei primi mesi del nuovo anno, continua la fase espansiva del mercato del lavoro.
Gli addetti dipendenti crescono sia su base congiunturale, sul quarto trimestre 2022, che tendenziale. Anche rispetto allo stesso periodo pre-Covid si registra un aumento significativo. I segni positivi, rispetto al primo trimestre 2022, si osservano nella totalità dei settori esclusi i servizi finanziari. Superiori alla media sono gli andamenti osservati per le costruzioni e per l’industria, mentre cresce meno il settore terziario al cui interno si distinguono i servizi turistici, per la consistente crescita. Nel confronto con il corrispondente periodo del 2019 mostrano segni negativi, oltre ai servizi finanziari soltanto l’industria delle calzature e quella conciaria. Anche la domanda di lavoro, espressa in avviamenti, è in crescita sia rispetto allo stesso trimestre del 2022 sia a quello del 2019. In forte diminuzione il numero di disoccupati e il tasso di disoccupazione, in particolare per la parte femminile, si riduce la quota dei cosiddetti scoraggiati mentre aumenta la partecipazione al mercato del lavoro. Il ricorso agli ammortizzatori sociali si è notevolmente ridimensionato data la fine della cassa in deroga e il quasi azzeramento dei Fondi di Solidarietà, entrambi ammortizzatori dedicati al terziario.

Approfondimento: Fenomeni di polarizzazione del mercato del lavoro

Negli ultimi decenni, si è verificata una marcata polarizzazione del mercato del lavoro nei Paesi avanzati, con una crescita congiunta delle fasce più e meno qualificate della forza lavoro, insieme a una riduzione della domanda di qualifiche intermedie routinarie, cognitive e non. L’economia italiana, tuttavia, si distingue per una crescita molto limitata dell’occupazione altamente qualificata, che offre una migliore retribuzione, e per una crescita molto accentuata dell’occupazione a bassa qualificazione, con minore tutela e remunerazione. Pertanto, nel caso italiano si può parlare con maggiore precisione di una polarizzazione asimmetrica spostata verso il settore terziario meno qualificato, con tutti i rischi che ciò comporta per la solidità del futuro economico del paese. Rielaborando i dati relativi alle Comunicazioni Obbligatorie (CO), analizziamo l’evoluzione del fenomeno della polarizzazione in Toscana dal 2009 al 2022. Al pari del contesto nazionale, la Toscana ha osservato, nell’ultimo decennio, una polarizzazione asimmetrica, decisamente spostata verso il quartile più basso della distribuzione delle professioni per livello di salario medio orario. L’analisi disaggregata per area geografica e per composizione settoriale del tessuto produttivo suggerisce un’evoluzione spiegata dalla composizione settoriale e dalle altre caratteristiche della base produttiva, ma che deve essere adeguatamente affrontata, perché introduce elementi di fragilità per lo sviluppo socio-economico futuro.

Potrebbero interessarti anche...

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

Leggi...

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

Leggi...

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

Leggi...

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

Leggi...