Rapporto curato da N. Sciclone, M. L. Maitino, L. Ravagli, N. Faraoni, M. Mariani e L. Piccini
Il rapporto rappresenta il contributo valutativo di IRPET, per il 2023, alla Strategia di Specializzazione intelligente della Toscana 2021-2027, previsto dalla Delibera GR n. 1321 del 28.11.2022, Allegato A. Il Par. 1 è stato curato da Nicola Sciclone; il Par. 2 da Maria Luisa Maitino e Letizia Ravagli; il Par. 3 da Natalia Faraoni e Marco Mariani; il Par. 4 da Leonardo Piccini.
I grandi cambiamenti demografici, tecnologici e climatici in corso pongono già oggi importanti sfide all’economia e alla società della Toscana e condizioneranno le future traiettorie di sviluppo.
La dimensione e la composizione della popolazione, com’è noto, possono influenzare significativamente la crescita economica. Il mutamento delle caratteristiche di una popolazione può avere un impatto sulla propensione ad effettuare investimenti e quindi sulla produttività di un sistema; non di meno, il mutare delle articolazioni della popolazione produce effetti sui bisogni espressi e sui beni/servizi necessari e per questa via genera conseguenze sui conti con l’estero; l’invecchiamento della popolazione ha conseguenze, inoltre, sull’offerta di capitale umano e sulla disponibilità del fattore lavoro.
Una seconda traiettoria di cambiamento riguarda l’innovazione tecnologica in generale e, più nello specifico, la digitalizzazione del sistema produttivo e della società toscana. Per quanto riguarda il sistema produttivo, la digitalizzazione impatta potenzialmente sulle imprese di tutte le dimensioni e settori, agricoltura inclusa, e richiede di cambiare il modo in cui si organizza la produzione, sia dentro ogni azienda che nell’interazione con fornitori, clienti, stakeholder e territori. Considerata la preponderanza delle piccole e medie imprese nel sistema produttivo toscano e le difficoltà di queste aziende nell’affrontare investimenti tipici di un’economia digitale, si tratta di una sfida non facile ma, nondimeno, essenziale per il mantenimento della competitività del sistema stesso. La digitalizzazione può generare un fabbisogno di nuove competenze, delle quali le imprese possono dotarsi sia formando il personale presente, che reclutandone di nuovo, oppure avvalendosi di soggetti esterni quali intermediari tecnologici o fornitori di servizi qualificati. Un aspetto, quest’ultimo, che richiede una disponibilità adeguata di competenze digitali nella società, nei mercati del lavoro e in quelli dei servizi.
Il terzo cambiamento globale è quello climatico con la conseguente necessità di assorbirne/mitigarne gli effetti e raggiungere una prospettiva di crescita pienamente compatibile con le risorse a nostra disposizione. E’ evidente che il tema energetico è strettamente collegato a tale cambiamento, traducendosi nell’obiettivo di raggiungere un virtuoso equilibrio fra produzione ed importazione di energia, fra consumi e risorse energetiche, fra fonti rinnovabili e fossili. (…)