Osservatorio regionale della Cultura. Nota 4/2023 | A cura di S. Iommi
Fondazione Toscana Spettacolo (FTS) è un Circuito Regionale Multidisciplinare, fondato da Regione Toscana e partecipato anche da altri enti locali, riconosciuto ufficialmente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e avente pertanto la possibilità di accedere ai finanziamenti erogati dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV), fino a gennaio scorso conosciuto come Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS).
Fra i vari segmenti di attività che caratterizzano l’ambito dello spettacolo dal vivo, FTS non si occupa della parte di produzione, mentre segue tutte le fasi di distribuzione, promozione e formazione del pubblico. In particolare, sono obiettivi statutari il sostegno diffuso agli operatori culturali regionali, il potenziamento della pluralità dell’offerta, la diffusa sensibilizzazione e formazione del pubblico, con obiettivi di crescita culturale e inclusione sociale, a favore anche dei territori più periferici. FTS ha dunque un ruolo rilevante per il territorio regionale, sia dal lato del sostegno all’offerta, sia da quello degli investimenti formativi sui segmenti più deboli della domanda.
Obiettivo di questa nota è approfondire la conoscenza sulle attività svolte da FTS in merito soprattutto a due aspetti: 1) confrontandole con le attività svolte da altri circuiti regionali multidisciplinari (per quanto possibile con i dati pubblicati sui rispettivi siti o sul sito del Ministero della Cultura); 2) verificando la capacità di copertura territoriale, a favore soprattutto delle aree più periferiche. In merito a questo secondo punto, per la sola Toscana, viene analizzata anche l’attività svolta dalle Residenze Artistiche.
Per quanto attiene al confronto con gli altri circuiti regionali, un primo dato positivo è ricavabile dalle graduatorie ministeriali di assegnazione dei fondi. FTS ha mantenuto nel tempo la sua appartenenza al cluster 1, il più solido, e negli ultimi anni si è sempre classificata in testa alla graduatoria, sulla base di indicatori attinenti al volume e alla qualità dell’attività svolta. Un secondo risultato positivo si ottiene confrontando le modalità operative dei soggetti. FTS è fra i circuiti che assicura la maggiore presenza sui territori periferici, che offre un numero maggiore di spettacoli pro-capite, che garantisce un’ampia offerta di spettacoli ad ingresso gratuito. Emerge poi una maggiore somiglianza tra il caso toscano e quello piemontese, sia in termini di incidenza dell’attività svolta dal circuito sul totale regionale (8% degli spettacoli, 10% degli spettatori) che in termini di valore della produzione (circa 6 milioni di euro) rispetto al caso pugliese, che ha un ruolo più centrale e un giro d’affari decisamente maggiore (20 milioni di euro), perché di fatto responsabile per tutta la programmazione regionale dello spettacolo dal vivo. Tali profili vengono confermati anche dall’analisi della composizione delle entrate. I contributi pubblici sono fondamentali per tutti soggetti, ma FTS si distingue per una maggiore incidenza dei ricavi dalla vendita di biglietti e abbonamenti (34% contro 25% nel 2019), nonché per la maggior rilevanza dei contributi pubblici provenienti dagli enti locali diversi dall’amministrazione regionale.
Per quanto attiene alla copertura territoriale, l’analisi ha preso in considerazione un dato pre-pandemia (2019) e uno post-pandemia. Prima del Covid, confrontando con la distribuzione di tutte le attività teatrali registrate da SIAE, FTS assicura una maggiore copertura delle aree più periferiche e, sia nelle aree centrali che in quelle periferiche, offre una maggiore accessibilità economica. I dati analizzati confermano, dunque, che FTS svolge un’importante azione di ampliamento delle opportunità di partecipazione culturale. Nel 2022, nonostante il permanere di alcuni vincoli, i dati evidenziano un forte impegno di rilancio del settore, a favore sia degli operatori che del pubblico, il numero di spettacoli offerti, infatti, è cresciuto rispetto al 2019 soprattutto per la parte ad ingresso gratuito. Complessivamente è cresciuta anche la copertura territoriale. A completamento dell’analisi si è effettuato un confronto con l’attività svolta dalle Residenze Artistiche Toscane. Con i dati disponibili al momento, emerge che l’attività di distribuzione delle RA è affidata totalmente a FTS. Gli spettacoli delle RA sono stati il 16% del totale distribuito da FTS nel 2019, quota salita al 20% nel 2022, con lieve allargamento della copertura territoriale. Ciò conferma sia il forte impegno di rilancio post-pandemia, sia la condivisione degli obiettivi di fondo a favore di una maggiore diffusione territoriale della partecipazione.
Osservatorio regionale della Cultura. Nota 4/2024 | di S. Iommi
Leggi...Osservatorio regionale della Cultura. Nota 2/2024 | A cura di S. Iommi
Leggi...Osservatorio regionale della Cultura. Nota 1/2024 | A cura di S. Iommi
Leggi...