La Valutazione degli Effetti Attesi di Piani e Programmi sugli Obiettivi delle Politiche Regionali. Programma Forestale Regionale (PFR) 2007-2011

Progetto NURV-Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici Consegnata la ricerca al committente Il PFR 2007-2011 rappresenta la naturale prosecuzione del precedente PFR, confermandone buona parte degli obiettivi generali...

Progetto NURV-Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici

Consegnata la ricerca al committente

Il PFR 2007-2011 rappresenta la naturale prosecuzione del precedente PFR, confermandone buona parte degli obiettivi generali di tutela e valorizzazione del vasto patrimonio forestale della Toscana quale risorsa strategica per lo sviluppo del territorio rurale, il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente.
La valutazione evidenzia i principali effetti rilevanti nelle dimensioni ambientale e territoriale. La direzione degli effetti è positiva. Nel primo caso l’impatto è atteso in termini di incremento di energia prodotta da fonti rinnovabili – attraverso l’incentivazione all’utilizzo delle biomasse-, di salvaguardia del rischio idrogelogico – messa in sicurezza del territorio ed incentivi per una selvicoltura “sostenibile”. I vincoli di tutela previsti nel piano e la previsione di interventi su aree interessate da incendi e gli incentivi per la “eco-certificazione” delle foreste, invece, possono contribuire significativamente all’uso sostenibile del territorio, ma anche alla salvaguardia delle specie animali e vegetali in via di estinzione.
L’impatto sulla dimensione territoriale è rilevante in relazione alla minimizzazione del consumo di suolo, perseguito tramite il mantenimento dell’attuale superficie boschiva regionale, alla protezione dei sistemi urbani e degli insediamenti, derivante dalla prevenzione del rischio idrogeologico e nella lotta agli incendi, al mantenimento della popolazione sui territori marginali, grazie agli interventi sull’accessibilità alle aree boschive.
In generale, è possibile ritenere che il Piano determini effetti positivi sulle varie dimensioni di analisi con l’unica eccezione, nella dimensione economica, dell’equilibrio della finanza pubblica che deve confrontarsi con la necessità di assicurare servizi in aree marginali per i residenti, sebbene tale pressione sia limitata dal fatto che il principale intento sia la stabilizzazione dei residenti sui territori forestali e non l’aumento. L’effetto inoltre viene in parte compensato dalla maggiore sostenibilità finanziaria derivante dal risparmio di costi per i potenziali danni evitati alle attività economiche e residenziali. Potenzialmente rilevanti, quantomeno per la relazione di causalità, anche gli effetti che possono influenzare il livello di attività produttiva ed occupazionale del settore, connessi ad azioni che valorizzano la produzione legnosa del bosco.
La riduzione o il contenimento del rischio di danni alle persone legato agli incendi boschivi ed il sostegno alla funzione protettiva svolta dal bosco rispetto al rischio di dissesto idrogeologico evidenziano potenziali impatti di segno positivo per la salute, a cui si aggiunge il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro delle maestranze pubbliche forestali e degli operatori del servizio antincendi boschivi, tramite i programmi di formazione. L’intensità di questi effetti è valutata significativa.
Dal punto di vista sociale si rilevano effetti positivi sulla qualità del lavoro, soprattutto degli operatori pubblici, in seguito alla programmazione di attività formative professionalizzanti. La conservazione delle aree forestali e lo sviluppo di attività ricreative legate al bosco, inoltre, determinano opportunità di fruizione di spazi verdi per i cittadini.