La moda in Toscana, fra congiuntura e cambiamenti di mercato

Nota di lavoro 36/2024 a cura di N. Faraoni, M. Mariani, N. Sciclone

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Il presente documento fotografa lo stato di salute del comparto moda, con particolare riferimento ai settori della pelletteria, concia e calzature. L’analisi utilizza, integrandole fra loro, le informazioni quantitative ricavabili dalle principali fonti statistiche che riguardano produzione, esportazioni e lavoro e quelle qualitative che è stato possibile rilevare mediante una discussione guidata (focus group) con le principali organizzazioni datoriali rappresentative degli industriali e degli artigiani ed una platea qualificata dei loro associati.

La moda è il comparto manifatturiero in maggiore difficoltà nella attuale fase congiunturale, contrassegnata dal calo degli scambi internazionali e dei consumi interni. A frenare la domanda sono l’orientamento restrittivo dalle politiche monetarie, le irrisolte tensioni geopolitiche fra Ucraina e Russia, la forte contrazione del mercato cinese, a cui più recentemente si sono aggiunte le ostilità apertesi sul fronte mediorientale. Pesa negativamente sulla congiuntura anche la diffusa percezione di ulteriore impoverimento di ampi strati della popolazione, perché l’impennata inflazionistica, pur collocata ormai su un progressivo sentiero di rientro, ha provocato nei mesi precedenti una compressione dei risparmi e una revisione al ribasso delle aspettative di una larga fetta di famiglie.

Ma la moda, ed in particolare il comparto pelli, concia e calzature, risentono negativamente anche di alcuni cambiamenti non necessariamente legati alle vicende del ciclo economico, e che rappresentano al momento una criticità ancora irrisolta per molte imprese. (…)

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