Osservatorio regionale della Cultura. Nota 3/2024 | di S. Iommi e F. Viviani
Obiettivo di questa nota è analizzare la relazione tra presenze turistiche e visitatori del patrimonio culturale alla scala sub-regionale toscana. È noto che il patrimonio culturale sia uno dei principali motivi di attrazione dei flussi turistici nella regione, con ricadute positive in termini di creazione di opportunità di lavoro e reddito, ma anche con criticità crescenti nelle aree di maggiore pressione della domanda e di eccessiva concentrazione stagionale. Analizzare l’interazione tra le due tipologie di presenze – turisti e visitatori del patrimonio culturale – alla scala locale può pertanto fornire indicazioni utili sui luoghi di maggior “squilibrio” e sulle opportunità di utilizzare l’offerta culturale, connessa al patrimonio ma anche all’organizzazione di eventi, al fine di favorire una più equa distribuzione dei flussi turistici sui territori e nelle diverse stagioni.
Trattandosi di un’analisi di tipo strutturale, vengono qui presi in considerazione i dati relativi al 2019 – ultimo anno pre-Covid – sia per le presenze turistiche (vale a dire solo coloro che pernottano nelle strutture ricettive ufficiali) che per i visitatori dei musei e delle istituzioni similari. Appena saranno disponibili i dati al 2023 della rilevazione ISTAT sui musei, l’analisi potrà essere ripetuta alla ricerca di eventuali cambiamenti nel comportamento di visita, dato che le presenze turistiche dell’anno 2023 segnano un completo ritorno ai livelli pre-pandemici, ma anche significative modifiche nella composizione per provenienza, con una decisa contrazione della quota domestica.
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