…a proposito di consumo di suolo “Le principali evidenze della nuova rilevazione indicano che le aree urbanizzate occupano rispetto alla superficie totale del territorio regionale il 7,4%; tale quantità comprende la superficie occupata dagli insediamenti...
…a proposito di consumo di suolo
“Le principali evidenze della nuova rilevazione indicano che le aree urbanizzate occupano rispetto alla superficie totale del territorio regionale il 7,4%; tale quantità comprende la superficie occupata dagli insediamenti e dalle infrastrutture (reti stradali, porti, aeroporti, reti ferroviarie, ecc), le aree estrattive, le discariche, i cantieri e le aree verdi (sia quelle urbane che quelle ricreative e sportive che quelle in abbandono). Se calcoliamo l’incidenza delle aree urbanizzate al netto delle aree verdi, il valore si attesta sul 6,8%.
L’incidenza, invece, delle aree urbanizzate rispetto alla superficie disponibile, ovvero al netto dei territori poco appetibili per l’edificazione, le aree destinate agli insediamenti e alle infrastrutture coprono l’8,7% del territorio .
La composizione percentuale delle aree urbanizzate indica una maggioranza di quelle prevalentemente residenziali (51,8%); tra queste spiccano le aree a tessuto discontinuo (27,5%) e gli insediamenti sparsi (21,7%). Alle funzioni industriali e commerciali è destinato il 14% delle aree urbanizzate, mentre la rete infrastrutturale (la quasi totalità della superficie è destinata alla rete viaria) copre il 21,7% di tali superfici.
Dal 1996 al 2007, la crescita delle aree urbanizzate è stata di 16.472 ettari, ovvero del 10,7%, con un tasso di incremento annuo dell’1%. In termini assoluti, la crescita annuale è stata di poco inferiore ai 1.500 ettari (4 ettari al giorno). Il contributo più importante è offerto dalle aree industriali e commerciali, cresciute di poco meno di 4.500 ettari (ovvero del 23,0%). Ricordiamo che negli anni novanta è collocabile la diffusione delle moderne tipologie di vendita (i centri commerciali) e dei nuovi spazi del loisir che, a partire da quel momento hanno fatto il loro ingresso nel panorama regionale per poi conoscere una forte diffusione.
In termini assoluti, un’altra categoria che ha conosciuto una crescita importante è quella dei tessuti residenziali discontinui (3.600 ettari) e delle case sparse (3.168 ettari). Si tratta di un dato di assoluto rilievo (la sommatoria delle due categorie determina una crescita di circa 6.750 ettari ovvero dell’8,8%) che indica come le recenti preferenze abitative siano orientate verso le aree extra o periurbane.