di C. Bocci, M. Mariani
Questo studio è stato commissionato all’IRPET da Regione Toscana – Direzione Generale Attività Produttive. L’ideazione e il disegno dell’indagine, l’analisi dei dati e la scrittura del rapporto sono stati curati da Chiara Bocci e Marco Mariani all’interno dell’Osservatorio imprese dell’IRPET, coordinata da Simone Bertini.
Per la stesura del questionario gli autori si sono avvalsi del parere scientifico, offerto a titolo gratuito, di Margherita Russo (Università di Modena e Reggio Emilia), Federica Rossi (Birkbeck College University of London) e Annalisa Caloffi (Università di Padova), alle quali va un sentito ringraziamento. Le interviste telefoniche sono state eseguite da Pragma S.r.l., Roma.
Con la Delibera di Giunta Regionale (DGR) n. 1040 del 2010, la Regione Toscana ha individuato dodici settori tecnologico/applicativi entro i quali promuovere la costituzione di poli di innovazione. Lo scopo del processo avviato era quello di favorire l’interazione e la collaborazione tra imprese, intermediari per il trasferimento tecnologico e organismi di ricerca per rinforzare le capacità innovative del sistema regionale delle piccole e medie imprese, scopo da realizzarsi attraverso una riorganizzazione e un potenziamento dell’infrastruttura per il trasferimento tecnologico presente sul territorio. L’obiettivo di questo studio è quello profilare le imprese che hanno aderito ai poli di innovazione durante la prima fase del programma e di rappresentarne il punto di vista. Per realizzare questo obiettivo si è reso necessario effettuare una vasta campagna di interviste alle imprese seguendo un preciso disegno di campionamento statistico. Alle imprese del campione è stato sottoposto un questionario strutturato che consentisse di ricostruire il profilo innovativo dell’impresa prima dell’adesione al polo, le motivazioni sottostanti all’adesione e le successive occasioni di contatto con il polo. Alle imprese che hanno avuto contatti con il polo dopo l’iscrizione è stato chiesto di esprimere un giudizio di soddisfazione rispetto a questi contatti. I risultati dell’indagine evidenziano che: i) la domanda di trasferimento tecnologico espressa dalle imprese aderenti non è stata molto elevata, nonostante non fossero poche le imprese già impegnate in attività di tipo innovativo al momento dell’iscrizione; ii) circa la metà delle imprese iscritte è stata contattata dai poli, i quali hanno dato una qualche priorità, nella loro agenda di primi contatti, alle imprese che sapevano essere già coinvolte in rapporti di collaborazione con università od organismi di ricerca, dopodiché hanno dedicato un’attenzione relativamente maggiore ai soggetti con una R&S interna più organizzata; iii) la maggior parte dei contatti avvenuti ha riguardato attività poco “personalizzate” dal punto di vista tecnologico e solo in pochi casi i gestori hanno eseguito un vero proprio check-up volto a individuare il fabbisogno tecnologico delle imprese; iv) la soddisfazione delle imprese rispetto alle attività fruite e ai servizi effettivamente ricevuti si attesta su livelli intermedi e i servizi sono spesso giudicati di qualità simile a quelli offerti sul mercato da fornitori estranei ai poli di innovazione.