A cura di N. Faraoni
Il rapporto è stato scritto da Natalia Faraoni come primo risultato di una più ampia ricerca sulla Formazione 4.0, coordinata da Nicola Sciclone nell’ambito delle attività comuni di IRPET con Regione Toscana – Area Formazione, orientamento lavoro, il cui gruppo di lavoro include Tommaso Ferraresi e Silvia Duranti. I focus group e le interviste, i cui risultati sono presentati nella seconda parte del rapporto, sono state organizzate e condotte dal Consorzio QUINN.
Il lavoro nasce con l’obiettivo di analizzare le potenziali ricadute che le innovazioni tecnologiche del processo produttivo, comunemente evocate con il termine Industria 4.0, stanno producendo e produrranno in futuro sulle competenze e le professionalità richieste da chi domanda lavoro.
L’analisi valuta quindi il grado di esposizione del capitale umano ai cambiamenti indotti dalla quarta rivoluzione industriale e quantifica, per quanto possibile, il potenziale di sostituzione della forza lavoro occupata. La rivoluzione digitale offre sicuramente numerose opportunità, creando nuovi lavori prima inesistenti, ma al tempo stesso si porta dietro la distruzione di un certo tipo e numero di mansioni che mettono a rischio una fetta non trascurabile di posti di lavoro.
Lo sviluppo tecnologico, potenziando i livelli di automazione del processo produttivo, induce infatti una sostituzione del fattore lavoro ma, contemporaneamente, libera tempo e genera ricchezza addizionale da destinare a nuove attività, di natura più immateriale, capaci di assorbire nuova occupazione. Il saldo fra queste due opposte tendenze è incerto, e anche la letteratura sul tema fornisce risultati controversi, ma certo è l’accadimento di una rilevante redistribuzione di competenze, professioni e posti lavoro che si realizzerà nei prossimi anni.
In questo contesto diviene essenziale, per governare il cambiamento in atto, disporre di dati e informazioni che consentano la formulazione di uno scenario realistico, su cui impostare un adeguato pacchetto di interventi – in modo specifico nel campo della formazione- volti a tutelare i livelli di occupazione e a soddisfare la domanda di professionalità delle imprese.
Il rapporto qui presentato fa parte di una più ampia ricerca che l’IRPET sta svolgendo sulla Formazione 4.0, che ha prodotto un primo report esplorativo dal titolo “I fabbisogni di competenze 4.0 del sistema produttivo toscano”.