Il ruolo della diffusione del Covid-19 in Cina sulla dinalica della produzione industriale delle regioni italiane di febbraio

Osservatorio Covid-19. Nota 14/2020

T. Ferraresi

Nota 14/2020 sugli effetti economici del Covid-19

La tempesta perfetta scaturita dalla diffusione del Covid-19 si è scatenata tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Se lo scivolamento dell’economia mondiale verso la recessione è stato principalmente guidato dalla rapida diffusione dell’epidemia a livello planetario, il timing del contagio ha, soprattutto nelle prime settimane, coinvolto principalmente alcuni paesi asiatici, in primo luogo la Cina. Quest’ultima ha, prima di tutti, implementato misure di blocco dell’economia tali da limitare la produzione interna e la conseguente fornitura di input produttivi ai paesi più direttamente a lei collegati attraverso le catene del valore internazionali. Nel corso dei mesi successivi shock di domanda e di offerta si sono sostanzialmente sovrapposti, aggiornandosi con la calendarizzazione delle chiusure e delle riaperture operate dai diversi governi nazionali. Tuttavia, almeno nel mese di febbraio, l’impatto sulle economie avanzate del lockdown cinese potrebbe aver operato soprattutto come un collo di bottiglia a monte rispetto alle posizioni dalle prime occupate nelle catene globali del valore.

In questa breve nota riportiamo i risultati di una prima analisi sull’impatto del blocco cinese sulla produzione delle regioni italiane nel corso del mese di febbraio. Quest’ultimo, infatti, precede temporalmente l’esplosione della pandemia in Italia, arrivata a marzo, ma segue, o in un certo senso coincide, con la tempistica delle misure messe in atto dal governo di Pechino. (…)

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