Una breve analisi del settore moda in Toscana

Nota rapida 9/2021 di N. Faraoni e T. Ferraresi

Quando parliamo di moda ci riferiamo ad alcune specializzazioni manifatturiere dedicate alla produzione di beni di consumo come l’abbigliamento, le calzature, gli accessori. Dal punto di vista dei processi produttivi esse appartengono a filiere distinte, ma rispondono a logiche organizzative simili e sono spesso accomunate dalla presenza delle grandi firme o dei distributori internazionali impegnati nella vendita di un’ampia gamma di prodotti, oltre che da produttori di beni e servizi molto differenziati.

La Toscana, come è noto, è una regione a forte concentrazione produttiva in questi settori, che si sviluppano negli anni del boom economico e affondano le proprie radici in un passato più lontano; sono duramente colpiti dai processi di globalizzazione e dalla crisi economica del 2008, ma resistono e si riaffermano negli ultimi anni, grazie al traino dell’export.

La specializzazione nella moda emerge con forza dai dati più recenti, anche nel confronto con le altre regioni italiane: nel 2018, il peso di tali produzioni in termini di addetti era pari al 39,1%, contro il 24,3% delle Marche, il 19,4% della Campania e il 14% del Veneto e quasi quattro volte rispetto al peso che esse hanno in Lombardia (10,3%). (…)

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