A cura di Vincenzo Larosa
A cura di Vincenzo Larosa
Il lavoro è stato curato da Vincenzo Larosa, PhD in Economia e Management, nell’ambito di una borsa di studio intitolata da Regione Toscana in memoria di Riccardo Conti. Riccardo Conti è stato assessore all’Urbanistica negli anni 2000/2010 e ha promosso studi e ricerche sui temi della rendita. La ricerca è stata svolta nell’area Economia pubblica e territorio coordinata da Patrizia Lattarulo, con la supervisione di Chiara Agnoletti e la collaborazione di Leonardo Piccini per il capitolo 3. Si ringrazia Annalisa Caloffi dell’Università di Firenze per l’interesse dimostrato verso il tema di analisi.
Negli ultimi decenni, è sempre più diffuso il sospetto che la scarsa competitività del nostro Paese sia da attribuire, tra le altre cause, alla rendita. Quando si parla di rendita (fondiaria, finanziaria, di posizione, ecc.) si fa riferimento a una molteplicità di fenomeni legati alla scarsità di alcuni fattori produttivi, o alla presenza di posizioni dominanti o, ancora, all’esistenza di inefficienze. In caso di presenza di rendite si verifica un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi che, tradizionalmente, comporta effetti distorsivi nella distribuzione della ricchezza. È questa la motivazione di fondo che associa generalmente alla rendita una connotazione negativa: a impossessarsi dei benefici della rendita è, nella maggior parte dei casi, il proprietario del fattore, un soggetto che tradizionalmente non partecipa al processo produttivo. (…)