La città in era (post) covid: tra tendenze centrifughe e cambiamenti funzionali

Working paper 3/2022 di C. Agnoletti, C. Ferretti, P. Lattarulo e L. Piccini

La pandemia da Covid-19 ha rappresentato un momento di trasformazione, oltre che sul piano sanitario, anche su quello economico e dei comportamenti sociali alcuni dei quali in grado di indurre modifiche, talvolta permanenti. In particolare, il lockdown imposto per fronteggiare la crisi sanitaria ha determinato da un lato una crisi profonda di quelle attività soprattutto terziarie dipendenti dalla mobilità delle persone e dall’altro la consistente diffusione di altre prima poco sviluppate quali lo smart working, l’e-commerce e la didattica a distanza. È lecito ipotizzare che lo svolgimento a distanza di attività di lavoro, consumo, istruzione, seppur ridotto nella fase post-emergenza, non scomparirà del tutto. Per questi motivi da un lato possiamo immaginare che la città possa, almeno in parte, cambiare la propria configurazione funzionale e dall’altra che alcuni territori potranno diventare più attrattivi di quanto non lo siano stati fino ad oggi. Il contributo propone a tale scopo un approfondimento relativo a tali temi richiamati attraverso l’analisi di un caso di studio riferito al contesto toscano.

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