Rapporto curato da L. Ghezzi e N. Sciclone
Curatori del Rapporto: L. Ghezzi e N. Sciclone
Gruppo di lavoro: S. Bertini, E. Conti, N. Faraoni, T. Ferraresi, C. Ferretti, G. F. Gori, P. Lattarulo, M. L. Maitino, D. Marinari, R. Paniccià, V. Patacchini, L. Piccini, L. Ravagli, S. Turchetti
Allestimento editoriale: E. Zangheri
Nel corso del 2022 la traiettoria di crescita dell’economia toscana ha rispecchiato il progressivo rallentamento dell’economia internazionale: ad una dinamica più accentuata fino all’estate, è quindi seguita una successiva fase di decelerazione. Ma l’andamento è rimasto complessivamente positivo tanto nella produzione industriale, quanto nelle esportazioni, producendo benefici effetti nel mercato del lavoro.
La produzione industriale segna +3,4% nel confronto fra i primi 9 mesi (gennaio-ottobre) del 2022 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Il dato toscano sopravanza, in variazione, il dato nazionale (+1,2%) e attesta il ritorno sui livelli di attività pre-pandemici.
Le esportazioni, nel medesimo periodo, crescono a prezzi costanti ed in variazione tendenziale del +7,3%, dopo un 2021 caratterizzato da una crescita molto accentuata, e hanno accelerato ulteriormente nel terzo trimestre dell’anno.
Infine, nel mercato del lavoro si assiste al superamento dei livelli occupazionali registrati non solo l’anno precedente, ma anche nel periodo precedente la pandemia. Fra gennaio ed ottobre, infatti, il numero di addetti alle dipendenze sopravanza del +4,6% (+78mila unità) il dato relativo al 2021. Rispetto al 2019, considerando lo stesso periodo di analisi, la crescita degli addetti (+78mila anche in questo caso) è del 6,5%.
Ad essere cresciuta è soprattutto la domanda di lavoro stabile per effetto di un significativo incremento delle trasformazioni di tempi determinati ed apprendistati in posizioni di lavoro a tempo indeterminato. Nel 2022 le trasformazioni da lavoro a termine a lavoro stabile, nell’arco temporale che si estende da gennaio ad ottobre, sono state 45mila: si tratta del valore più alto dal 2019.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali risulta contenuto e nessun settore registra, rispetto allo scorso anno, un aumento delle ore concesse di cassa integrazione ordinaria e/o straordinaria o da Fondi di Solidarietà. Anche i licenziamenti per motivi economici non mostrano dinamiche crescenti. Anzi sono più bassi dei valori osservati nel 2019. (…)