a cura di S. Duranti e V. Patacchini
Il documento è stato curato da Silvia Duranti e Valentina Patacchini nell’ambito delle attività comuni di IRPET con Regione Toscana e coordinato da Nicola Sciclone, dirigente dell’Area Lavoro, istruzione e welfare dell’IRPET, e Patrizia Lattarulo, dirigente dell’Area Economia Pubblica e Territorio: Finanza pubblica, istruzione e cultura, economia dei trasporti, sviluppo urbano e politiche territoriali.
L’inserimento di un indicatore di performance occupazionale all’interno del dispositivo per l’accreditamento delle agenzie formative è fondamentale affinché le attività formative siano curvate sui reali fabbisogni del mercato del lavoro. In questo modo si crea infatti un incentivo per le agenzie a organizzare corsi che riescano realmente a formare le competenze richieste dal sistema produttivo, creando così occupazione.
La misura di performance occupazionale deve essere però ben congegnata affinché porti gli effetti attesi e per fare ciò è necessario seguire un percorso in tre fasi.
Una prima fase riguarda la creazione di un sistema di profilazione dell’utenza che sia in grado di assegnare ad ogni individuo un punteggio sintetico e rappresentativo del suo livello di svantaggio all’interno del mercato del lavoro. Uno strumento di questo tipo è fondamentale affinché gli operatori non siano indotti a selezionare come utenti solo i soggetti con maggiori prospettive di inserimento nel mercato del lavoro, escludendo viceversa i più bisognosi di formazione. Utilizzando la profilazione dell’utenza è possibile pesare in modo diverso gli inserimenti occupazionali di soggetti con diverse probabilità occupazionali a priori, in modo da rendere indifferente la tipologia di utenza selezionata.
Una seconda fase riguarda l’identificazione di un indicatore di performance occupazionale delle agenzie, che tenga conto delle reali caratteristiche del mercato del lavoro. In questo documento si propongono due diverse misure di risultato occupazionale, denominate Indicatore 1 e Indicatore 2, che considerano come esito positivo diverse tipologie di inserimento occupazionale (v. Par. 2.2).
Una terza fase consiste infine nella predisposizione di una graduatoria delle agenzie e nell’assegnazione di punteggi di premialità e penalità.