DONNE E PARI OPPORTUNITÀ NEL LAVORO. La realtà toscana delle aziende medio-grandi. Biennio 2018-2019

Rapporto curato da Natalia Faraoni e Donatella Marinari nell’ambito delle Attività comuni di IRPET e Regione Toscana

Natalia Faraoni e Donatella Marinari

DONNE E PARI OPPORTUNITÀ NEL LAVORO

La realtà toscana delle aziende medio-grandi. Biennio 2018-2019

Il Rapporto che presentiamo prosegue, in linea con le edizioni precedenti, l’attività di monitoraggio biennale sulla presenza femminile nelle aziende medio-grandi toscane, prevista dal Decreto ministeriale del 17 luglio 1996.

Il lavoro è stato curato da Natalia Faraoni e Donatella Marinari nell’ambito delle Attività comuni di IRPET e Regione Toscana, con il coordinamento di Nicola Sciclone (dirigente dell’Area Lavoro, istruzione e welfare) e Leonardo Ghezzi (dirigente dell’Area Congiuntura e Struttura Economica: andamenti congiunturali e strutturali dell’economia regionale e Mercato del lavoro).

Questo breve rapporto è dedicato all’analisi delle pari opportunità nelle aziende toscane di medie o grandi dimensioni. Le imprese con più di 100 occupati sono obbligate per legge a riempire ogni due anni un rapporto biennale sulla situazione professionale del personale maschile e femminile. Si tratta della compilazione di un questionario standard, previsto dal decreto ministeriale del 17 luglio 1996, inviato poi alla Consigliera di Parità della Toscana e alle rappresentanze sindacali della sede aziendale. Dai rapporti relativi al biennio 2016-2017, la procedura di trasmissione dei dati da parte delle imprese è stata informatizzata e le operazioni di raccolta e controllo della completezza dei questionari sono state centralizzate presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (D.m. 3 maggio 2018) favorendo una omogeneizzazione e una maggiore precisione dei dati (L’IRPET ha curato negli anni passati le precedenti analisi dei rapporti biennali, a cui si rimanda nelle pubblicazioni disponibili sul sito). Le informazioni contenute nei rapporti riguardano principalmente la struttura occupazionale, le retribuzioni, le promozioni, la formazione e sono distinte per genere. I dati sono raccolti a livello di impresa e di unità locale, per cui costituiscono uno strumento conoscitivo importante per le rappresentanze sindacali aziendali e per le Consigliere di Parità. A ben vedere, però, le informazioni disponibili a oggi da fonti ufficiali come ISTAT (Per esempio, Istat elabora già dal 2011 il registro RACLI che fornisce informazioni su retribuzioni, ore e costo del lavoro per individuo e impresa per il settore privato extra-agricolo e pubblica report sui differenziali retributivi – https://www.istat.it/it/files//2018/12/Report-Differenziali-retributivi.pdf) e INPS già risponderebbero alle domande dei rapporti biennali e non solo per le aziende con più di 100 addetti. In altre parole, i dati relativi ai lavoratori dipendenti per l’universo delle imprese pubbliche e private sono oggi già a disposizione, si tratterebbe soltanto di metterli a sistema. Ciò eviterebbe di chiedere di compilare un ennesimo rapporto alle aziende, che sappiamo essere sommerse da molte altre indagini nel corso dell’anno.

In questo rapporto, per fornire un quadro generale delle imprese toscane con almeno un dipendente, ci serviremo dei dati ISTAT contenuti nell’Archivio Statistico sulle Imprese Attive (ASIA) del 2018, con l’intento di valutare la distribuzione dei dipendenti in termini di genere, qualifiche, titolo di studio e tipo di contratto (full-time o part-time), differenziando per dimensione di impresa e per settore.

Confronteremo poi i dati dell’ultimo rapporto biennale 2018-2019 con l’universo ASIA delle imprese toscane con più di 100 addetti per verificarne la rappresentatività e, eventuali, distorsioni. Infine ci soffermeremo sulle qualifiche, le  retribuzioni e i passaggi di carriera. Le retribuzioni medie, per qualifica e genere, raccolte nell’indagine biennale non tengono conto dei diversi orari svolti dai dipendenti e quindi dell’effetto che il part-time, più diffuso tra le lavoratrici che tra i colleghi uomini, esercita sui salari.