Economia, società e cultura in Toscana e nei suoi territori. Quarto Report per l’Assemblea annuale di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

Lavoro commissionato a IRPET dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze. Coordinamento del gruppo di lavoro di S. Iommi.

immagine evento

Il presente lavoro è stato commissionato a IRPET dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze quale strumento conoscitivo a supporto della programmazione delle proprie attività. È composto da sette contributi settoriali, che attingono alle diverse aree di studio dell’istituto. I capitoli sono così attribuiti: Tommaso Ferraresi cap. 1, Donatella Marinari cap. 2, Letizia Ravagli cap. 3, Silvia Duranti cap. 4, Enrico Conti e Sabrina Iommi cap. 5, Sara Turchetti cap. 6 e Giuseppe F. Gori cap. 7. L’allestimento editoriale è di Elena Zangheri.

Il lavoro afferisce all’Area Sistemi locali, cultura e turismo, coordinata da Sabrina Iommi.

Torna anche per il 2024 il consueto report IRPET, contenente l’analisi delle principali tendenze socio-economiche regionali, quale materiale conoscitivo di supporto per l’assemblea annuale di programmazione della attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Il lavoro raccoglie in modo sintetico i principali andamenti macroeconomici e di contesto in cui il sistema regionale si trova a funzionare, oltre ad alcuni approfondimenti settoriali e tematici su cui più direttamente possono incidere gli interventi della Fondazione.

Si richiamano di seguito gli aspetti essenziali dell’analisi.

Il quadro internazionale resta instabile per le tensioni geopolitiche ancora non risolte, e persino acuite su alcuni fronti. Ciononostante, persiste una positiva intonazione del ciclo economico mondiale, con forti differenziali settoriali e territoriali. Nel contesto descritto, l’economia regionale mostra una buona resilienza, pur non essendo esente da elementi di preoccupazione. Ad esempio, a fronte di ottimi risultati nel turismo, resi possibili dalla ripresa della domanda internazionale, si sono avuti andamenti in chiaroscuro per gli altri settori produttivi, con ambiti che si sono confermati competitivi sui mercati internazionali (farmaceutica, meccanica, agroalimentare) e altri che sono entrati invece in difficoltà strutturali, soprattutto i comparti della moda che tanto influenzano l’economia regionale.

Le previsioni aggregate per il 2024, stimano comunque una tendenza moderatamente espansiva (+0,8%), grazie soprattutto alla ripresa del commercio mondiale, mentre resta debole la domanda interna.

Completa il quadro, il trend finora espansivo dell’occupazione, che ha caratterizzato tutto il periodo successivo alla pandemia. Sono ormai quattordici i trimestri (IV 2020 – I 2024) consecutivi in cui il numero degli addetti alle dipendenze manifesta un andamento crescente, tuttavia essendo l’occupazione più dinamica del prodotto interno lordo si registra un inevitabile effetto negativo sulla produttività, già elemento critico del modello di sviluppo italiano. A ciò si deve aggiungere la recente frenata dei settori della moda, che ha riflessi negativi sulla creazione di lavoro ed espansivi sulla richiesta delle ore di cassa integrazione.

Continua a leggere

Potrebbero interessarti anche...

Sintesi delle analisi e interventi presentati al Workshop Banca d'Italia-IRPET del 10 dicembre 2024

Leggi...

Rapporto curato da IRES Piemonte, IRPET, SRM, PoliS-Lombardia, Ipres Puglia, Liguria Ricerche, Agenzia Umbria Ricerche

Leggi...