Quarterly information of the Regional Labor Market Observatory
THE OVERALL PICTURE
In the first quarter of 2023, in Italy, labor input, measured by hours worked, increased by 1.3% compared to the previous quarter and by 3.3% compared to the first quarter of 2022. In the same period, GDP recorded growth of 0.6% in quarterly terms and increased by 1.9% in trend terms. Also in Tuscany, in the first months of the new year, the expansive phase of the labor market continues. Employees are growing both on a cyclical basis, on the fourth quarter of 2022, and on a trend basis. There is also a significant increase compared to the same pre-Covid period. The positive signs, compared to the first quarter of 2022, are observed in all sectors excluding financial services. The trends observed for construction and industry are above average, while the tertiary sector is growing less, within which tourist services stand out, due to their consistent growth. In comparison with the corresponding period of 2019, only the footwear and tanning industries show negative signs, in addition to financial services. The demand for labour, expressed in start-ups, is also growing compared to both the same quarter of 2022 and that of 2019. The number of unemployed and the unemployment rate are decreasing sharply, especially for the female part, while the share of the so-called discouraged while participation in the labor market increases. The use of social safety nets has significantly reduced given the end of the derogation fund and the almost zeroing of the Solidarity Funds, both shock absorbers dedicated to the tertiary sector.
Insight: Phenomena of polarization of the labor market
Negli ultimi decenni, si è verificata una marcata polarizzazione del mercato del lavoro nei Paesi avanzati, con una crescita congiunta delle fasce più e meno qualificate della forza lavoro, insieme a una riduzione della domanda di qualifiche intermedie routinarie, cognitive e non. L’economia italiana, tuttavia, si distingue per una crescita molto limitata dell’occupazione altamente qualificata, che offre una migliore retribuzione, e per una crescita molto accentuata dell’occupazione a bassa qualificazione, con minore tutela e remunerazione. Pertanto, nel caso italiano si può parlare con maggiore precisione di una polarizzazione asimmetrica spostata verso il settore terziario meno qualificato, con tutti i rischi che ciò comporta per la solidità del futuro economico del paese. Rielaborando i dati relativi alle Comunicazioni Obbligatorie (CO), analizziamo l’evoluzione del fenomeno della polarizzazione in Toscana dal 2009 al 2022. Al pari del contesto nazionale, la Toscana ha osservato, nell’ultimo decennio, una polarizzazione asimmetrica, decisamente spostata verso il quartile più basso della distribuzione delle professioni per livello di salario medio orario. L’analisi disaggregata per area geografica e per composizione settoriale del tessuto produttivo suggerisce un’evoluzione spiegata dalla composizione settoriale e dalle altre caratteristiche della base produttiva, ma che deve essere adeguatamente affrontata, perché introduce elementi di fragilità per lo sviluppo socio-economico futuro.