Università di Bari
1 – 3 settembre 2022
I primi venti anni del nuovo millennio sono stati segnati dal rincorrersi di crisi di natura diversa (finanziaria, del debito sovrano, pandemica, ambientale), ma che hanno in comune la loro natura catastrofica. Sono cioè crisi che esplodono in maniera improvvisa o si manifestano attraverso eventi disastrosi e violenti e segnano profondamente le dinamiche sociali fino a metterne in discussione i fondamenti. Connesso all’idea di catastrofe è il concetto di ricostruzione: dopo un evento catastrofico è infatti necessario non solo ripristinare la situazione precedente, ma accrescere la capacità di fronteggiare nuove catastrofi.
Le crisi catastrofiche non solo hanno sconvolto anche i sistemi di welfare (si pensi all’impatto sulle strutture socio-sanitarie), ma hanno fato accrescere la consapevolezza che lo stesso welfare è un strumento necessario per la ricostruzione sociale. Ad essere sconvolti, però non sono stati soltanto i sistemi concreti, ma anche i modelli e le prospettive teoriche che erano emerse negli ultimi decenni. Paradossalmente, è necessario ricostruire, ma sembrano mancare dei modelli definiti di ricostruzione anche perché, grazie alle prospettive di studio presenti in discipline apparentemente lontane dalla riflessione sociale, come le neuroscienze o la fisica, è stata riattualizzata la tematica della complessità e si è accresciuta la consapevolezza che i sistemi sociali non possono avere un unico punto di equilibrio, ma che tale equilibrio va ricercato per prova ed errori anche attraverso processi di ibridazione.
Nel quadro dei processi di trasformazione delineati dal PNRR, il convegno intende focalizzarsi sui processi di ricostruzione del welfare mettendo a confronto sia prospettive teoriche diverse (anche dal punto di vista disciplinare) sia, soprattutto, le esperienze emergenti ai diversi livelli dell’organizzazione sociale per fronteggiare l’emergenza e accrescere le capacità istituzionali.
VENERDÌ, 2 SETTEMBRE
Ore 14:15 – 16.15
Sessione 14 (Slot 2)
Aula 1: L’attivazione lavorativa di categorie svantaggiate. RdC, GOL ed esperienze territoriali a confronto
Per l’IRPET Maria Luisa Maitino, Marco Mariani, Valentina Patacchini, Letizia Ravagli e Nicola Sciclone intervengono su “L’impatto occupazionale del Reddito di cittadinanza sui beneficiari tenuti al Patto per il lavoro“.