Integrazione, Accessibilità, Equità. Il trasporto pubblico locale per la Toscana

A cura di P. Lattarulo

Studi per il Programma Regionale

La presente ricerca, affidata all’IRPET dalla Regione Toscana, Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali, è stata coordinata da Patrizia Lattarulo.
Per l’IRPET hanno collaborato: Maria Grazia Pazienza dell’Università di Firenze, Francesca Firorelli -con la supervisione di Massimiliano Bonacchi dell’Università di Firenze-, Giuseppe Ferraina, Simone De Lellis, Silvia Di Ponte.
Per l’Osservatorio della Regione Toscana hanno collaborato: Massimo Ferrini, Gianni Sassoli, Giovanni Uberti, Marco Gorelli, Filippo Mini con il coordinamento di Luciano Niccolai.
In particolare la stesura fi nale del lavoro è stata curata da Patrizia Lattarulo, con i seguenti contributi per le parti indicate:
– capitolo 1 Chiara Agnoletti (§ 1.1.2), Sabrina Iommi (§ 1.1.3), Simone De Lellis (§§ 1.4, 1.5 e 1.6.1);
– capitolo 2 Simone De Lellis (§§ 2.2, 2.3, 2.6 e 2.7);
– capitolo 3 Giuseppe Ferraina;
– capitolo 4 Francesca Firorelli (§§ 4.1.3, 4.2.1, 4.3, 4.4 e 4.5);
– capitolo 5 Maria Grazia Pazienza;
– capitolo 6 Silvia Di Ponte (§§ 6.2.3, 6.3, 6.4 e 6.5).
Le elaborazioni statistiche sono a cura di Maria Luisa Maitino (§ 5.4) e Claudia Ferretti (cap. 1). Elena Zangheri ha curato l’allestimento editoriale del testo.

A fronte delle pressioni della domanda di mobilità che accompagna la crescita del territorio, si pone oggi in Toscana -ma non solo- un sistema di trasporto fortemente basato sulla modalità privata e una offerta da parte del mezzo collettivo inadeguata ad assumere le funzioni proprie in una economia avanzata. Le difficoltà della rete di trasporto pubblico nel garantire sufficienti livelli di accessibilità rischiano di rallentare il processo di integrazione delle nostre realtà urbane negli assi infrastrutturali internazionali e di penalizzare analogamente i collegamenti con le aree periferiche. Assieme alle questioni che vengono poste dalla organizzazione di funzioni sul territorio (dispersione abitativa, concentrazione di funzioni terziarie e specializzazione locale), il trasporto pubblico è chiamato da tempo a fronteggiare la necessità di maggiore efficienza, con evidenti conseguenze in termini di riorganizzazione del settore.
Questo lavoro tratta molti aspetti del trasporto pubblico locale, analizzandone le specificità nel contesto toscano, con attenzione tanto al vettore su gomma che su ferro e con cenni alla mobilità via mare. I temi affrontati vanno dalla definizione dei confini della prestazione di pubblico servizio; alle difficoltà e prospettive del processo di riforma; alla struttura assunta dal sistema industriale; all’articolazione delle politiche tariffarie e agli effetti sulla domanda e sul reddito familiare; agli impatti sulla salute dell’uomo e all’importante responsabilità rispetto a compiti di tutela ambientale. Ripercorrere l’insieme dei diversi temi, (dal territorio, all’interazione domanda/offerta, all’industria, alle risorse, fino agli impatti) evidenziando i collegamenti tra questi, sembra essere la strada infatti per una più efficace modulazione degli interventi.
Nonostante l’ampiezza dell’approccio, molte delle questioni affrontate rimangono, però, tuttora aperte, anche a seguito del contraddittorio contesto di regolazione predisposto a scala nazionale ed europea.
Il quadro di regolazione generale incerto non agevola, infatti, il processo di ammodernamento la cui responsabilità viene demandata largamente alla capacità di programmazione regionale e locale.

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