LA CONDIZIONE ECONOMICA E LAVORATIVA DELLE DONNE. Rapporto 2019

Rapporti e Ricerche

a cura di Natalia Faraoni e Donatella Marinari

La questione dell’uguaglianza di genere nel mercato del lavoro ha un andamento carsico nel dibattito pubblico e nell’agenda politica. Dopo la crisi del 2008, è stata rilanciata a livello europeo quale chiave per risollevare le sorti dell’economia. In Italia, la recessione ha diminuito le disparità di genere in un gioco al ribasso, peggiorando le condizioni di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Permangono forti vincoli strutturali e culturali, anche a causa dell’assenza di interventi sistematici sul welfare e sulle politiche di conciliazione. Inoltre, nell’ultimo decennio, si sono rafforzate le storiche differenze territoriali che vedono le donne meridionali ancora grandemente escluse dal mercato del lavoro.

La rivoluzione silenziosa iniziata nel secolo scorso ha visto le donne italiane entrare in massa nel sistema scolastico e universitario, superando i colleghi uomini sia in termini numerici che di risultato. Purtroppo, a ciò non ha corrisposto un pari accesso a settori e ruoli professionali ancora in gran parte riservati agli uomini, nonostante le sempre più numerose eccezioni. Per la maggioranza delle donne lavoratrici, infatti, le disuguaglianze di genere si traducono in minori retribuzioni, scarse possibilità di crescita professionale e più basse pensioni.

La quinta edizione del “Rapporto sulla condizione economica e lavorativa delle donne”, predisposto dall’Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana (IRPET), presenta un’analisi delle differenze di genere in cinque grandi ambiti: l’istruzione, il lavoro, il reddito, il potere economico e politico, l’uso del tempo, comparando la Toscana con le altre regioni italiane. La seconda parte del rapporto è dedicata ai temi della segregazione orizzontale e verticale, grazie anche ai dati dei rapporti biennali compilati dalle imprese con più di cento dipendenti, che ci permettono di analizzare le questioni della parità retributiva e dei percorsi di carriera delle donne lavoratrici dipendenti.