La Valutazione degli Effetti Attesi di Piani e Programmi sugli Obiettivi delle Politiche Regionali. Piano di Indirizzo Generale Integrato PIGI 2006/2010

Progetto NURV-Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici) Consegnata la ricerca al committente La valutazione del PIGI individua una serie di impatti attesi che interessano vari livelli delle politiche pubbliche....

Progetto NURV-Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici)

Consegnata la ricerca al committente

La valutazione del PIGI individua una serie di impatti attesi che interessano vari livelli delle politiche pubbliche. Le relazioni sono forti soprattutto con la dimensione economica e le azioni previste si rivelano in sintonia con gli obiettivi di medio periodo assunti dalla Regione in questo ambito. Il PIGI, infatti, nella sfera diretta di competenza, opera a favore di un aumento della occupazione, della produttività del lavoro e, attraverso questo percorso, incide sulla crescita del sistema e sulla coesione. Il ricorso al Modello Irpet Remi pone in evidenza non tanto l’impatto delle politiche in termini dimensionali, data l’entità contenuta delle risorse, quanto l’efficacia di politiche selettive rivolte a specifiche figure professionali, rispetto a politiche generali.
Ugualmente intenso e significativo è l’effetto atteso sugli obiettivi sociali che le politiche regionali si pongono. L’impatto sarà atteso tanto in termini di contrasto all’esclusione sociale e alla povertà, che in termini di tutela della qualità della vita familiare e delle fasce più deboli della popolazione. Il modello MIRTO evidenzia la possibilità del piano di favorire l’equità sociale, riducendo il rischio di povertà con gli interventi che incidono positivamente sul livello d’istruzione e sull’occupabilità. Particolare attenzione, inoltre, è rivolta alla riduzione del divario di genere, attraverso azioni che mirano alla conciliazione dei tempi di vita familiare e di lavoro e favoriscono le pari opportunità in campo professionale. Una criticità viene rilevata nell’ambito del sostegno dei diritti allo studio universitario, in conseguenza delle politiche di attrazione degli studenti fuori sede, determinando effetti negativi in termini di pressione abitativa, quando le specifiche strutture di accoglienza non soddisfano completamente la domanda
Meno intenso, ma ugualmente importante, è l’effetto in ambito territoriale, dove, accanto a sinergie, emergono alcune contraddizioni. Da un lato l’effetto è positivo soprattutto rispetto alla qualità degli insediamenti a rischio di abbandono, garantendo livelli minimi di offerta di servizi sul territorio, d’altro canto le politiche in ambito di attrattività universitaria pongono alcune questioni in termini di efficienza delle reti infrastrutturali e, come detto, di pressione abitativa .
E’ noto che più elevati livelli di istruzione contribuiscono a più sane abitudini di vita e siano, quindi, strumento di prevenzione e tutela della salute. In questa sede vengono evidenziati alcuni elementi per sostenere l’esistenza del legame, riscontrati in alcuni studi scientifici che analizzano la significatività della relazione tra la mortalità e le condizioni socio economiche della popolazione toscana.
Infine, anche gli impatti potenziali del PIGI sull’ambiente si sviluppano su molteplici piani, richiamati e illustrati nel documento, l’intensità delle relazioni non sono però tali da prefigurare approfondimenti specifici.