di T. Ferraresi, L. Ghezzi con il contributo statistico di M. Donati
1. Il primo semestre del 2019 ci consegna una forte crescita delle esportazioni della Toscana (+ 17,9%), rispetto alla debole dinamica conseguita nei primi due trimestri del 2018. Il risultato è stato molto al di sopra della media italiana (+2,7%), e particolarmente brillante se confrontato con le altre regioni aperte al commercio internazionale: Lombardia (-0,2%), Emilia-Romagna (+4,7%) e Veneto (+1,8%).
2. In forte crescita soprattutto le vendite di beni di consumo non durevoli (+22,1%) e quelle di beni strumentali (+18,5%). A spingere le prime ci sono in particolare le esportazioni dei beni legati alla moda. In crescita del 42,9% delle vendite dei prodotti dell’industria del cuoio e della pelletteria, del 35,4% quelle dei capi di abbigliamento, del 26,3% quelle di calzature. Sulla dinamica di queste produzioni però sembrano aver inciso le scelte organizzative di una grande multinazionale del lusso della provincia di Firenze, che hanno determinato un forte aumento di esportazioni verso la Svizzera.
3. Bene anche le vendite estere di macchinari (+28,8%), guidate dalle performance delle macchine di impiego generale (+49,1%) e dei mezzi di trasporto (+17,0%). Si registrano anche i risultati positivi dei gioielli (+12,0%) e dei prodotti della maglieria (+34,2%). Bene anche i prodotti chimici e, soprattutto, la componente di motori e generatori dell’elettromeccanica. Restano al palo, invece, le esportazioni dei prodotti dell’agroalimentare (+0,6%) e, dopo la forte crescita degli anni recenti, quelli dell’industria farmaceutica (0,5%). Arretrano, infine, le vendite estere di prodotti in legno (-4,0%) e di mobili (-8,7%) e quelle dei prodotti dell’industria della carta (-11,8%).
4. Debole la dinamica verso l’Eurozona (+2,8%), comunque sospinta dalle vendite sui mercati francese (+5,2%) e tedesco (+4,3%). In forte crescita l’export sugli altri mercati dell’Unione Europea a 28 (+10,4%), trainata dalla domanda del Regno Unito. La crescita della moda, oltre a sostenere l’andamento dell’export sul mercato svizzero ha spinto anche l’area NAFTA (+9,7%) e i paesi BRIC (+8,5%). Molto dinamiche anche le vendite estere di macchinari sui mercati nordamericani e su quelli asiatici.