a cura di L. Ravagli e N. Sciclone
La manovra fiscale contenuta nella legge di stabilità prevede la combinata disposizione di una rimodulazione verso il basso delle prime due aliquote dell’imposta personale sul reddito, la riduzione delle deduzioni e detrazioni ed infine l’aumento di un punto dell’imposta sul valore aggiunto. Il disegno di legge ha da poco iniziato il suo iter parlamentare presso la Commissione Bilancio alla Camera, e gli incontri di questi giorni fra il Presidente del Consiglio e i vari leader della attuale maggioranza fanno presagire che sono in vista alcuni possibili cambiamenti al documento originale.
In attesa del testo definitivo, può essere utile capire se, indipendentemente dagli esiti della trattativa in
corso fra il governo e i partiti che lo sostengono, la direzione di marcia intrapresa risulti coerente con gli
obiettivi enunciati dal Presidente del Consiglio Mario Monti: ridurre, da un lato, la pressione fiscale e,
dall’altro, aiutare le famiglie più bisognose.
Stando alle simulazioni ottenute applicando il modello di microsimulazione MicroReg dell’IRPET alle
famiglie toscane, l’impatto complessivo della manovra risulta essere a regime poco incisivo e regressivo.
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Trimestrale di informazione per cittadini e imprese | Anno XIX – ISSN 2465-0188
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