Consegnato il rapporto al committente L’azione di monitoraggio è rivolta a rilevare costantemente nel tempo le azioni intraprese dalla Regione Toscana –attraverso la sua agenzia Toscana Promozione- a sostegno della presenza delle imprese sui mercati...
Consegnato il rapporto al committente
L’azione di monitoraggio è rivolta a rilevare costantemente nel tempo le azioni intraprese dalla Regione Toscana –attraverso la sua agenzia Toscana Promozione- a sostegno della presenza delle imprese sui mercati internazionali.Il monitoraggio si articola, quindi, in un servizio continuo di raccolta delle informazioni, nell’archiviazione dei dati e nella periodica restituzione di analisi di sintesi. Le informazioni raccolte riguardano tanto le attività intraprese che le opinioni di operatori e imprese che partecipano alle iniziative. Il Rapporto di monitoraggio si compone di una parte relativa alle congruità finanziarie; un riepilogo delle iniziative per tipologia, mercati e operatori coinvolti; la presentazione di una serie di indicatori di valutazione di performance e di impatto rivolti a cogliere la reale addizionalità delle politiche e la congruità con gli effetti attesi; infine un approfondimento econometrico analizza in modo sistematico l’effetto delle politiche sulle performance d’impresa.
L’economia Toscana è stata caratterizzata nel 2004 dalla ripresa delle esportazioni. Le risorse destinate alla politica di promozione del sistema economico sui mercati internazionali, attivate attraverso il Programma Promozionale da Regione Toscana si sono complessivamente contratte (-5,7%). Questo è avvenuto a causa del venir meno della partecipazione di alcuni soggetti operativi nel 2003 (tra queste il Monte dei Paschi di Siena). Il contributo da parte della Regione è invece aumentato a parziale compensazione (+3,5%).Tra gli strumenti di intervento della promozione economica, Programma Promozionale e Bando, in continuità con gli ultimi anni si assiste al crescente impegno su quest’ultima modalità, basata sulla proposta da parte di soggetti operativi sul territorio e di imprese.
Entrando nel merito delle operazioni messe in atto con il Programma Promozionale emerge che, nonostante le minori disponibilità su questa politica, le iniziative messe in atto da Toscana Promozione sono aumentate. Al maggior numero di iniziate (277 contro 264) è corrisposta una riduzione del valore medio delle azioni promozionali. In particolare sono aumentate le risorse destinate alla PMI (+13%), sono diminuite le iniziative in ambito di Turismo e Agroalimentare (rispettivamente del 3% e 4%). Alle PMI viene oggi destinato il 31% delle risorse, contro il 19% dell’Agroalimentare.
Si sono confermati come principali strumenti della Promozione il Finanziamento fiera, la Partecipazione fiera e la Promozione immagine, mentre le aree preferenziali degli interventi promozionali sono state quelle dei paesi emergenti (Europa Orientale e Estremo Oriente), oltre al mercato tradizionale europeo e italiano. I subsettori a favore dei quali è stato investito maggiormente sono quelli dei Filati e Tessuti e degli Alimentari e affini; è rilevante notare la nuova penalizzazione (confermando gli indirizzi degli anni precedenti) del settore metallurgico (la cui componente prevalente è quella dell’orafo aretino), a favore del quale non è stata promossa alcuna iniziativa. Nel 2004 è aumentato sia il numero delle imprese beneficiarie (1400 partecipazioni per 851 soggetti) che il tasso di ripetitività di partecipazione, ossia il numero di imprese che hanno goduto in modo ripetuto della possibilità di accedere a queste politiche (in particolare nel multisettore e nel turismo).
Le iniziative previste ma non realizzate nel corso dell’anno sono state esigue e comunque sostituite da nuovi interventi. E’ conseguente che il confronto con gli obiettivi stabiliti in sede di programmazione rileva la sostanziale coerenza tra attuazione e previsione, con qualche difficoltà per il multisettore. Nonostante questo le risorse previste in sede di formulazione del PP sono state di entità lievemente superiore agli impegni rilevati dal monitoraggio (il rapporto tra previsto e attuato è stato infatti del 94%).
In generale le iniziative hanno riscosso un buon successo presso gli operatori che hanno dichiarato, attraverso la risposta a questionari, un buon livello di gradimento soprattutto per ciò che riguarda l’intrattenimento di contatti e il rafforzamento sui mercati attuali (nel 2004 è però certamente diminuito il grado di soddisfazione). Giudizi mediamente positivi sono stati espressi riguardo al successo dell’iniziativa nel promuovere l’apertura di nuovi contatti con operatori locali e rispetto al rafforzamento della presenza sui mercati attuali. I giudizi sull’attività dell’Agenzia sono stati migliori rispetto al 2003. Nell’insieme le considerazioni tratte dall’analisi dei questionari fanno riflettere sulla reale addizionalità dell’intervento pubblico e sull’efficacia rispetto all’obiettivo di diffusione nel territorio toscano di politiche di esportazione, dal momento che molti operatori hanno partecipato ad altre iniziative analoghe pur senza usufruire di contributi e che larga parte dei soggetti ha reputato l’iniziativa di interesse tale che vi avrebbe comunque partecipato, anche senza il contributo pubblico.
In generale i funzionari che seguono le attività hanno confermato i risultati della rilevazione presso le imprese riguardo alle singole iniziative e alla loro efficacia e opportunità di riproposizione. Secondo le opinioni di questi interlocutori privilegiati sarebbe, però, opportuno perseguire una minore dispersione di risorse, concentrandosi su mercati e finalità prioritari.
Infine, tramite approfondimenti econometrici, è stato possibile rilevare le buone performance in termini di rafforzamento della presenza sui mercati internazionali da parte delle imprese che hanno partecipato alle iniziative negli anni. E’ da considerare che l’impatto positivo della politica riguarda le esportazioni, mentre non emerge nessun effetto di crescita economica delle imprese beneficiarie. Le tecniche disponibili in ambito di valutazione hanno reso possibile stimare la quota di esportazioni delle imprese attribuibile alla partecipazione alle iniziative. Tali importi sono risultati superiori alla spesa della politica. Il confronto costi benefici della politica è quindi sostanzialmente positivo.