I numeri sulla presenza straniera in Toscana – Osservatorio regionale sull’immigrazione. Nota 1/2019

A cura di D. Marinari, S. Rosignoli e N. Sciclone

Le Note dell’Osservatorio sono a cura congiunta di IRPET, Regione Toscana e ANCI Toscana. Gli autori di questo numero sono: Donatella Marinari, Stefano Rosignoli, Nicola Sciclone (IRPET).

Quanti sono gli stranieri in Toscana? E quanto la retorica della invasione, a cui saremmo esposti, risponde al vero?
La parola straniero è forse una di quelle che più divide l’opinione pubblica e che è declinata in vario modo: immigrato, migrante, profugo, clandestino, indicando con ciò di volta in volta categorie fra loro molto differenti. Si dice straniero, genericamente, e si può intendere con tale dizione sia chi vive da anni nel nostro paese, sia chi è invece sul nostro suolo di passaggio.
Ci sono gli stranieri che hanno acquisito un regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, di ricongiungimento familiare, di studio e formazione, o per motivi politici e/o religiosi e che risiedono da molto tempo nel nostro paese e sono autorizzati alla presenza sul nostro territorio.
Ci sono, poi, gli stranieri concentrati nelle strutture di accoglienza, spesso privi di residenza, costituiti da soggetti che hanno lasciato il proprio paese d’origine e, avendo inoltrato una richiesta di asilo, sono ancora in attesa di una decisione da parte delle autorità del paese ospitante. In caso di accoglienza della domanda diventeranno rifugiati, regolari, altrimenti clandestini.
E ci sono, infine, gli stranieri che sono clandestini sin dall’origine, che arrivano in Italia e non inoltrano richiesta d’asilo, concependo probabilmente il nostro territorio come una tappa transitoria del loro percorso d vita.
Si dice quindi genericamente straniero, ma si intendono categorie fra loro molto diverse. Ricostruire il peso e la consistenza numerica di ciascuna di esse è complicato. E lo è perché i dati disponibili sugli stranieri sono discontinui, parziali e frammentati. Provengono da fonti informative di varia origine e natura.
Abbiamo, come statistiche ufficiali, sebbene solo parzialmente sistematizzate, quelle sugli immigrati residenti, sui rifugiati, sui richiedenti asilo, sugli appena sbarcati, sui dimoranti nei centri di accoglienza. Abbiamo invece solo stime della migrazione irregolare. Manca un numero complessivo ufficiale, e pubblicato con cadenza periodica, che non difetti dei doppi conteggi e che fornisca una quantificazione del fenomeno migratorio visto nella sua interezza.
Anche a questo obiettivo, assieme ad una più vasta analisi degli aspetti demografici della immigrazione, risponde questo primo numero della nuova serie di Note Rapide sulla Immigrazione, che avrà una cadenza periodica di natura orientativamente bimestrale. Si tratta di una collana di documenti che nei prossimi mesi si propone – in modo sintetico e ragionato – di informare e formare l’opinione pubblica sulla dimensione, le caratteristiche e le implicazioni economiche e sociali del fenomeno migratorio nella nostra regione.

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