Precari ieri e oggi, quale il domani? Prima indagine longitudinale sui lavoratori flessibili in Toscana

Consegnata la ricerca aggiornata al committente per la pubblicazione nella collana Edizioni Plus Il lavoro che presentiamo si è proposto di approfondire le cause, ma anche le conseguenze e le implicazioni della flessibilità nelle traiettorie e nella...

Consegnata la ricerca aggiornata al committente per la pubblicazione nella collana Edizioni Plus

Il lavoro che presentiamo si è proposto di approfondire le cause, ma anche le conseguenze e le implicazioni della flessibilità nelle traiettorie e nella qualità del lavoro di individui che hanno intrapreso un percorso lavorativo caratterizzato da tipologie contrattuali “a termine”. La novità della ricerca risiede proprio nella scelta metodologica di partenza: ovvero seguire, tramite un’indagine di tipo panel, nella loro carriera un gruppo di lavoratori “atipici” per cogliere gli esiti che rapporti lavorativi di tipo flessibile hanno nel percorso di lavoro e nella vita dei lavoratori.
L’attenzione è stata concentrata sulle traiettorie compiute dai soggetti nel mercato del lavoro, al fine di individuare quali siano le caratteristiche degli individui coinvolti e dei loro percorsi che rendono più probabili esiti di professionalizzazione e di stabilizzazione nel lavoro dipendente o in quello autonomo. L’indagine mostra in modo evidente come le probabilità di stabilizzazione non aumentino in modo lineare con il passare del tempo, anzi. Trascorso un certo numero di anni da un avviamento al lavoro con tipologia contrattuale instabile (tre, quattro anni) crescono al contrario le possibilità di rimanere invischiati in quelle che sono state definite sequenze occupazionali di tipo“job carousel”, caratterizzate dal susseguirsi di diverse esperienze di lavoro e non lavoro, o peggio ancora di uscire dalla condizione di occupato verso la disoccupazione o l’inattività.