Rapporti e Ricerche
Nel 2015 le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate, tanto in Toscana quanto in Italia, sebbene la ripresa sia inferiore a quanto servirebbe per chiudere il divario indotto dalla crisi. La ripresa è infatti fragile, perché non abbastanza robusta e pervasiva fra i settori, il territorio e i lavoratori. Dovremo inoltre attendere la fine dello sgravio contributivo, per capire quanta parte della crescita del lavoro sia stata alimentata dalla riduzione del costo del lavoro, e quanta sia invece connessa al miglioramento del ciclo economico. Il mercato del lavoro, per effetto dei recenti provvedimenti, è però meno precario e segmentato del passato, tanto nelle modalità di ingresso quanto nella estensione del tasso di copertura degli ammortizzatori. All’analisi di queste ed altre tendenze, come ad una approfondita valutazione degli effetti sulla crescita e sulla composizione dell’occupazione imputabili alla riduzione del costo del lavoro e alla nuova disciplina sui licenziamenti (il cd. job acts), è dedicato il Rapporto di quest’anno. Che, come di consueto, integra l’analisi dei dati relativi agli stock (occupati, disoccupati, attivi) con quella dei flussi (rapporti di lavoro e avviamenti), al fine di fornire un quadro delle relazioni che legano le caratteristiche della domanda e dell’offerta di lavoro per modalità d’impiego, soggetti, territori e componenti demografiche.