Rapporto sul turismo in Toscana. La congiuntura 2022

A cura di E. Conti

immagine evento

Il presente Rapporto è stato redatto da Enrico Conti. Le elaborazioni statistiche sono di Massimo Donati e Valentina Patacchini (IRPET). Si ringrazia per la collaborazione il Settore Turismo Commercio e Terziario e il Settore Sistemi informativi e servizi statistici – Ufficio Regionale di Statistica.

Il 2022 ha rappresentato un momento di svolta fondamentale per il turismo mondiale dopo due anni di crisi profonda causata dal Covid-19. Per la Toscana il 2022 segna, dopo il rimbalzo del 2021, un ulteriore recupero dei flussi (+36,6% le presenze sul 2021) e l’avvicinamento ai livelli pre-pandemici (-8,2 rispetto al 2019), in linea con quanto accade a livello nazionale. Protagonista della ripresa è il turismo internazionale, le cui presenze aumentano del 92% sul 2021, riducendo al -12% il gap rispetto ai livelli del 2019. Il mercato nazionale è in crescita (+5% rispetto al 2021 le presenze degli italiani), nonostante la riapertura delle destinazioni internazionali, e il gap rispetto ai livelli pre-pandemia risulta pressoché azzerato (-3,8% sul 2019). Il primo trimestre del 2023 conferma nel complesso il trend di crescita rispetto al 2022 (+36,6% le presenze) ma resta ancora circa il 20% di presenze da recuperare rispetto al 2019 e permangono incognite e sfide rilevanti su alcuni mercati di rilievo, in primo luogo extra-europei, in secondo luogo domestici.

Il sistema turistico toscano ha dunque ancora una volta mostrato la propria resilienza e una buona capacità di cogliere la ripresa. Lo ha fatto nonostante la permanenza di alcuni vincoli e sfide, quali la non completa riapertura di rilevanti mercati extraeuropei di origine e una dinamica inflazionistica che ha ridotto la disponibilità di spesa delle famiglie; lo ha fatto nonostante che la ripresa dei viaggi degli italiani all’estero abbia riacceso la concorrenza per il mercato nazionale, rimettendo in discussione il cuscinetto rappresentato negli anni più duri del Covid dai mercati interni regionali.

La resilienza della Toscana trae origine innanzitutto dalla ricchezza e la prossimità delle attrattive presenti sul proprio territorio, che in un intorno limitato nello spazio e nel tempo offre motivazioni e tipologie di esperienza turistica estremamente eterogenee e tutte di grande richiamo per il turista. L’offerta ricettiva e di territorio è stata capace di adattarsi alle esigenze mutate di un consumatore, che durante i momenti più duri del contagio ha trovato in molte destinazioni toscane luoghi ed esperienze capaci di garantire distanziamento sociale e sicurezza sanitaria, e che oggi ancora più di ieri è alla ricerca di autenticità e relax, di un’esperienza all’aria aperta; un turista che sta tornando negli ultimi mesi a visitare in massa le città d’arte. Un viaggiatore, dunque, le cui esigenze continuano a mutare rapidamente, più attento al rapporto tra qualità e prezzo dovendo fare i conti, spesso, con un minor potere d’acquisto. Rispondere o anticipare il mutamento dei bisogni e dei desideri di questo soggetto a sua volta cangiante è la principale delle sfide che il sistema turistico regionale si trova ancora oggi ad affrontare.

Il sistema turistico della Toscana ha saputo cogliere il senso di questa sfida, e dunque anche giovarsi appieno della ripresa dei flussi e della spesa, grazie ad alcune sue caratteristiche strutturali, che ci è sembrato importante richiamare in apertura di questo rapporto. Il consumo turistico e l’attività economica che ne deriva rappresentano infatti una quota importante del valore aggiunto e del lavoro prodotti e impiegati nella nostra regione. L’economia turistica caratterizza profondamente molti dei nostri sistemi produttivi locali, rappresentandone un elemento di forza ma ponendo anche sfide non banali al sistema socioeconomico regionale. La pandemia ha reso evidente come fare turismo sia un’attività profondamente radicata nel modo di vivere dei cittadini del mondo sviluppato, ne costituisca un bisogno fondamentale, perciò stesso in qualche misura ineliminabile e resiliente alle peggiori crisi; in secondo luogo, è emerso come la Toscana continua ad essere una delle mete più desiderate al mondo, e lo resterà ancora a lungo.

Studiare il turismo e i suoi impatti economici, sociali e ambientali sui nostri territori resta dunque un compito affascinante e importante, poiché interroga il futuro dello sviluppo economico e del benessere della Toscana.

Dicitura Bibliografica: IRPET, 2023

Potrebbero interessarti anche...

Sintesi delle analisi e interventi presentati al Workshop Banca d'Italia-IRPET del 10 dicembre 2024

Leggi...

Rapporto curato da IRES Piemonte, IRPET, SRM, PoliS-Lombardia, Ipres Puglia, Liguria Ricerche, Agenzia Umbria Ricerche

Leggi...