Studio commissionato all’IRPET da Regione Toscana - Autorità di Gestione del POR-FEASR. Lavoro realizzato da Sara Turchetti, Simone Bertini coordinatore), con la collaborazione di Paolo Chini
Questo studio è stato commissionato all’IRPET da Regione Toscana – Autorità di Gestione del POR-FEASR.
Il lavoro è stato realizzato da Sara Turchetti, Simone Bertini, dirigente dell’Area Sviluppo locale, sistemi produttivi e imprese dell’IRPET (che lo ha anche coordinato), con la collaborazione di Paolo Chini.
Editing a cura di Elena Zangheri.
I lavori sulla PAC per il periodo successivo al 2020 sono partiti con una riflessione sulle principali sfide da affrontare nell’ambito del settore agricolo (pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, cambiamenti climatici e risorse idriche, gestione dei rischi e ruolo dei pagamenti accoppiati, ecc.), confluita nella comunicazione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura”, che descrive i settori prioritari da affrontare (giovani agricoltori, agricoltura basata sulla conoscenza, sostenibilità e resilienza delle aziende agricole), ponendo l’accento sulla governance agricola e annunciando un cambiamento radicale nel modello di attuazione della PAC.
Il contesto economico e istituzionale in cui si innesta la nuova programmazione mostra alcuni principali elementi di criticità: la crescita economica, pur in ripresa, è ancora molto debole e gli sviluppi geopolitici hanno accresciuto l’incertezza dei mercati (crisi del partenariato tradizionale UE-USA; orientamenti euroscettici dell’elettorato europeo, come dimostra la Brexit). A questi si affiancano due elementi di accresciuta rilevanza: da un lato le nuove sfide legate ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale e, dall’altro, le innovazioni tecnologiche, in particolare la rivoluzione digitale, che hanno un impatto significativo sulla produzione, la trasformazione e la distribuzione dei prodotti alimentari.
La futura PAC si concentrerà su nove obiettivi che riflettono la sua multifunzionalità economica, ambientale e socioterritoriale: garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare; contrastare i cambiamenti climatici; tutelare l’ambiente; salvaguardare il paesaggio e la biodiversità; sostenere il ricambio generazionale; sviluppare aree rurali dinamiche; proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute.
Tali obiettivi rappresentano delle direttrici comuni che gli Stati Membri sono tenuti a considerare nella formulazione dei propri Piani Strategici Nazionali, nuovo strumento proposto dalla CE del sistema di attuazione della PAC post 2020. Secondo l’esecutivo europeo, i Piani Strategici Nazionali permetterebbero di conseguire gli obiettivi europei attraverso pacchetti di misure definite nazionalmente.
All’interno di questo contesto è stato sviluppato un quadro conoscitivo sullo specifico contesto regionale toscano, con l’obiettivo di caratterizzare il sistema socio economico ambientale del territorio toscano, con particolare riferimento alle dimensioni legate all’agricoltura e allo sviluppo rurale. (…)