Questo lavoro fornisce una metodologia per l’analisi dell’efficacia delle scuole. In particolare, l’attenzione è rivolta alle scuole primarie della Toscana. L’obiettivo è quello di fornire ai policy maker uno strumento metodologico...
Questo lavoro fornisce una metodologia per l’analisi dell’efficacia delle scuole. In particolare, l’attenzione è rivolta alle scuole primarie della Toscana. L’obiettivo è quello di fornire ai policy maker uno strumento metodologico per identificare le scuole con performance “anomale” in termini di efficacia (significativamente migliori o peggiori rispetto alla media regionale). Il lavoro si ispira al filone di letteratura della School Effectiveness Research, che analizza le differenze tra le scuole e all’interno delle scuole in relazione a indicatori di outcome (in questo caso rappresentato dai punteggi dei test standardizzati degli studenti), aggiustati per fattori osservabili al di fuori del il controllo delle scuole. L’efficacia delle scuole è stimata attraverso un modello multilivello, che tiene conto della struttura gerarchica dei dati (studenti nelle scuole) e permette di scomporre la varianza residua del modello tra componente individuale e di scuola. L’analisi mostra che la maggior parte della variabilità nei risultati di scuole non è spiegata da variabili osservabili ed è quindi attribuibile alla loro efficacia, ovvero alla capacità di trasformare gli input in output. Utilizzando questa misura di efficacia netta della scuole, il lavoro giunge a stilare una graduatoria utile ai policy maker per l’individuazione delle istituzioni scolastiche con performance “anomale” e quindi meritevoli di un attento monitoraggio.
Ricerca scaricabile dal sito: Youth and the Crisis: unemployment, education and health