Periodico
In questo numero:
Si conferma il miglioramento del mercato del lavoro
•L’incremento degli addetti dipendenti si registra sia su base congiunturale (+1,2% sul I trimestre 2017) sia tendenziale (+2,7%).
•Aumento delle posizioni a tempo determinato (+14,6% contro -0,2% dell’indeterminato)
•La crescita del lavoro dipendente è diffusa tra i settori con valori superiori alla media nell’agricoltura (+4,2%) e nell’industria (+2,9%); valori inferiori nei servizi (+2,5%) e nelle costruzioni (+1,2%). Il made in Italy cresce del 4,4% con il settore moda che raggiunge il +7,0%. Tra i servizi quelli turistici fanno registrare la crescita più elevata (+10,1%)
•Da un punto di vista territoriale le variazioni tendenziali sono positive ovunque anche se con intensità diverse: Toscana della costa (+3,7%), aree centrali (+2,5%), Toscana sud (+2,0%), aree interne (+1,1%)
•Tra Aprile e Giugno del 2017 si riducono sia il numero di disoccupati (-17,0%) sia il tasso di disoccupazione ( 7,5%)
•Diminuiscono le ore di cassa integrazione autorizzate
•Cresce il numero degli occupati residenti nella regione trainato dall’aumento delle donne occupate (+2,4%)
APPROFONDIMENTO: I tempi di (re)ingresso nell’occupazione.
La disponibilità di dati di flusso sul mercato del lavoro permette di analizzare il fenomeno della disoccupazione da un punto di vista dinamico, guardando ai tempi e ai modi di reimpiego. In particolare il Sistema Informativo Lavoro contiene informazioni sia sui flussi di iscrizione e poi di uscita dalla disoccupazione amministrativa che sui movimenti di cessazione e avviamento di rapporti di lavoro.
Un’analisi sui disoccupati amministrativi nel periodo 2009-2013 evidenzia tassi di reimpiego più elevati per i disoccupati con precedenti esperienze di lavoro rispetto ai soggetti in cerca di primo impiego, che soffrono di un gap di competenze legate all’apprendimento on the job. Tra i disoccupati che hanno perso un lavoro, inoltre, sono quelli nelle età centrali ad avere tassi di reinserimento più elevati e più rapidi; i giovani, anche se già precedentemente occupati, continuano infatti a soffrire di una mancanza di esperienza rispetto ai colleghi più maturi, mentre gli over55 sono penalizzati da competenze poco aggiornate o da profili professionali ormai obsoleti. Infine, la probabilità di reimpiego è più elevata per i laureati e per chi proviene dal settore agricolo o dal comparto pubblico mentre per i disoccupati con una carriera nelle costruzioni i tassi di avviamento sono notevolmente inferiori.
Le carriere dei riavviati al lavoro appaiono perlopiù in continuità con le esperienze lavorative precedenti; infatti, la maggior parte dei disoccupati continua a lavorare con la stessa tipologia contrattuale e nella stessa posizione professionale.
Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro
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