Trimestrale di informazione dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro
Questo numero di Flash Lavoro riassume l’andamento del mercato del lavoro toscano nel primo trimestre del 2020. Uscendo a fine giugno descrive una realtà abbastanza lontana da quella osservabile oggi, si rimanda al testo dell’approfondimento per l’analisi della congiuntura fino al 31 maggio 2020.
Nel primo trimestre del 2020 in Italia il Pil ha subito una riduzione di entità eccezionale (-5,3% sul trimestre precedente e -5,4% in termini tendenziali); alla contrazione dell’attività produttiva ha corrisposto una decisa riduzione dell’input di lavoro in termini sia di ore lavorate sia di ULA mentre le posizioni lavorative hanno registrato una sostanziale stabilità. Anche in Toscana gli occupati nel complesso e gli addetti dipendenti non mostrano riduzioni significative nel periodo.
Sono gli avviamenti ad avere risentito immediatamente dell’effetto chiusure con un -16% rispetto allo stesso trimestre del 2019 (a marzo -45%, 32mila contratti in meno del marzo 2019).
In questo trimestre non è ancora visibile il ricorso agli ammortizzatori sociali poiché le attività manifatturiere e le costruzioni, che accedono alla cassa integrazione ordinaria, hanno chiuso, se definite non essenziali, il 26 marzo. Le attività del terziario, chiuse dal 10 marzo, possono prevalentemente ricorrere alla cassa in deroga per la quale le procedure per la richiesta sono state rese operative dal 31 marzo.
Il dilagare dell’epidemia di Covid-19 e le conseguenze del blocco, poco meno che totale, delle attività produttive hanno determinato un impatto profondo sull’economia italiana: Istat prevede «una marcata contrazione del Pil nel 2020», con una caduta dell’8,3% nel 2020.
Il mercato del lavoro in Toscana nel primo trimestre dell’anno non mostrava ancora i segni della crisi ma questi divengono assolutamente evidenti nel mese di aprile per effetto della generalizzata sospensione delle attività.
In Toscana le conseguenze del lockdown, con il 42% degli addetti dipendenti e indipendenti coinvolti, sono il blocco quasi totale delle assunzioni, -86% in aprile, la perdita di 53mila dipendenti tra marzo e maggio rispetto allo stesso periodo del 2019, l’esplosione della Cassa Integrazione e il boom di richieste dei sussidi per sostegno al reddito.
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