Toscana Notizie – Flash Lavoro n. 62/2024

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

IRPET - Regione Toscana Settore Lavoro

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IL QUADRO D’INSIEME

In Italia, nel terzo trimestre del 2024, “l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al terzo trimestre 2023. Nello stesso periodo il Pil è rimasto stazionario in termini congiunturali ed è cresciuto dello 0,4% in termini tendenziali”.
In Toscana la domanda di lavoro, espressa dagli avviamenti, continua a mostrare segnali di rallentamento con un numero complessivo di nuovi contratti inferiore del -2,2% a quello del corrispondente periodo dell’anno precedente. La diminuzione delle assunzioni è diffusa tra i settori, con l’eccezione dell’agricoltura, ma molto più intensa nell’industria (-8,9%) e nei servizi di trasporto e logistica (-7,4%). All’interno delle attività manifatturiere si aggrava la contrazione delle assunzioni nel comparto della moda (-17,1%). Un ulteriore segnale della congiuntura non favorevole per il settore manifatturiero è rappresentato dall’importante aumento delle ore autorizzate di CIG ordinaria tra gennaio e settembre di quest’anno, quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2023, anche in questo caso si distinguono le attività della moda passate da 2 milioni a 7 milioni di ore, più che triplicate.
Gli addetti dipendenti sono, comunque, ancora in crescita seppure a un tasso in continua riduzione (+2,2% sul terzo trimestre 2023 e +0,5% sul trimestre precedente) trainati dall’occupazione a tempo indeterminato. Calano apprendisti e contratti a termine mentre aumentano i lavoratori in somministrazione e i collaboratori.
Tra i diversi settori la manifattura registra la variazione più contenuta e, al suo interno, il Made in Italy entra in territorio negativo con le lavorazioni legate alla moda tutte in perdita con la sola eccezione delle confezioni di abbigliamento. Negli altri settori gli aumenti più consistenti interessano l’industria farmaceutica, la produzione di macchine e apparecchi e l’oreficeria. Nel terziario i servizi turistici mostrano una variazione superiore alla media così come il terziario avanzato.
I disoccupati stimati da ISTAT sono inferiori al valore del terzo trimestre 2023 di 24mila unità e il tasso di disoccupazione cala da 4,4% a 3,0%. In crescita il tasso di occupazione tra i 15 e 64 anni, sia per le donne sia per gli uomini.

Approfondimento
INVERNO DEMOGRAFICO: QUALI IMPLICAZIONI PER IL MERCATO DEL LAVORO?

a cura di Silvia Duranti

Il declino demografico in atto in Italia e in Toscana e il contestuale sbilanciamento della struttura della popolazione verso le fasce di età più mature possono avere importanti implicazioni per il mercato del lavoro e, nello specifico, per l’incontro tra domanda e offerta, con impatti differenziati nelle diverse aree territoriali. L’analisi temporale del rapporto tra popolazione di 60-69 anni e popolazione in età 20-29 anni mostra una forte eterogeneità territoriale, oltre ad un peggioramento generale dell’indicatore negli ultimi decenni, che proseguirà nei prossimi anni, secondo quanto previsto dal modello Irpet. I dati indicano quindi che alle difficoltà strutturali che caratterizzano l’incontro tra domanda e offerta nel nostro Paese, legate perlopiù a questioni qualitative, rischiano di aggiungersi nei prossimi anni questioni legate alla effettiva disponibilità di forza lavoro giovanile in grado di sostituire i lavoratori in uscita, che riguarderanno in misura diversa i territori della regione. Calcolando, in una ottica previsiva, la differenza tra il flusso complessivo di pensionati dal 2023 al 2033 e il flusso complessivo dei nuovi ingressi nella forza lavoro nello stesso periodo, non si osserva per la Toscana uno squilibrio demografico, mentre emergono non pochi SLL in cui una parte della domanda sostitutiva, rappresentata dai flussi di pensionati, non potrà essere numericamente rimpiazzata dai nuovi entranti nella forza lavoro. A livello qualitativo, le criticità maggiori riguarderanno il reperimento di diplomati e, in alcune province, di laureati.

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