a cura di S. Casini Benvenuti, L. Ghezzi e N. Sciclone
Anche nel 2014 la Toscana, pur con una crescita poco distante dallo zero, ha realizzato un risultato migliore di quello delle altre regioni in virtù soprattutto delle buone prestazioni sui mercati internazionali. Non siamo però ancora usciti dalla fase recessiva che oramai prosegue da troppo tempo; stando alle attuali previsioni la ripresa viene , infatti, rimandata al 2015, quando si potrebbe collocare attorno all’1%.
I riflessi di questo lungo periodo di difficoltà sono evidenti su tutti i fronti e sono tali da ritenere questa fase della nostra storia come assolutamente straordinaria.
È evidente che vi è innanzitutto un problema nazionale, oltre che europeo, per cui la possibilità di uscire definitivamente dalla crisi dipende in larga misura da scelte che verranno fatte a tali livelli.
Ciò non toglie, però, che il caso della Toscana sia utile da seguire, se non altro per il fatto che, sulla base di tutti gli indicatori disponibili, i comportamenti regionali sembrerebbero essere migliori di quelli delle altre regioni ad indicare che, pur in presenza delle gravi difficoltà avvertite da imprese, famiglie, pubblica amministrazione, vi sia da noi una maggiore densità di soggetti virtuosi in grado, probabilmente, di ricondurci sulla “diritta via” che si era smarrita.